Una
vecchia signora indiana in una botteguccia di Oakland, California, con le sue
mani nodose sfiora polveri e semi, foglie e bacche, alla ricerca del sapore più
squisito o del sortilegio più sottile.
Iniziamo a parlare di spezie con questa introduzione presa dal libro:
Iniziamo a parlare di spezie con questa introduzione presa dal libro:
“La
maga delle spezie” di Chiara Benerjee Divakaruni, la scrittrice è nata a
Calcutta e di spezie se ne intende. (www.chitradivakaruni.com)
Il libro, ti avvolge nel profumo inconfondibile che si respira nei negozi di
spezie, quel profumo che ti rimane addosso anche dopo che sei uscito...
Lo
zafferano
anche chiamato “l’oro rosso” è sempre presente nelle nostre cucine,
amato dagli estimatori della tradizione è utilizzato con fantasia da chef ed
intenditori per la sua versatilità.
Pasta
ricotta e zafferano
400 gr di pasta rigata
250 gr di ricotta fresca di tipo vaccino
1 bustina di zafferano
una tazzina da caffè piena di latte
sale
pepe
Preparazione:
In una padella antiaderente mettete la ricotta e il latte e fate riscaldare a
fuoco basso cercando di non fare asciugare troppo la salsa, né di farla
bollire.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata per i minuti previsti dalla
confezione.
Unite lo zafferano alla salsa di ricotta, condite la pasta aggiungendo un
pizzico di pepe nero e servite.
La
presenza dello zafferano regala un giallo più o meno intenso in base alla
quantità che ne viene utilizzata nella ricetta, per cui sta al cuoco di turno
scegliere la cromatura, chissà, forse proprio in base all’umore del momento!
Per fare questa pasta è sufficiente munirsi dell’ingrediente cardine, appunto
la pasta, e dei due ingredienti “co-protagonisti”: la ricotta, meglio se fresca
e vaccina, e lo zafferano, due semplici ingredienti che vengono spesso abbinati
anche in ricette di genere differente. In questo caso, poi, il consiglio è di
utilizzare un tipo di pasta rigata (penne, tortiglioni o rigatoni) in modo che
riesca a trattenere meglio il condimento che altrimenti scivolerebbe facilmente
via.
La Cannella
La
cannella o cinnamomo (Cinnamomum zeylanicum) è un albero sempreverde originario
dello Sri Lanka dal quale si ricava l'omonima spezia diffusa in Europa quanto
in Asia.
Vengono chiamate ugualmente cannella piante diverse. Le due più
frequentemente usate come spezie sono la Cinnamomum zeylanicum, e la Cinnamomum
aromaticum (Nees).
La
cannella vanta una storia millenaria, già citata nella Bibbia, nel libro
dell'Esodo, usata dagli antichi Egiziani per le imbalsamazioni e citata anche
nel mondo greco e latino. Importata in occidente con le carovane durante il
medioevo, portò gli Olandesi a commerciarla con lo Sri Lanka nella prima metà
del 1600, per poi divenirne i principali importatori d'Europa.
Il Vin Brulè
1
litro e mezzo di vino rosso
3
stecche di cannella
250
grammi di zucchero
10
chiodi di garofano
2
arance biologiche e non trattate
1
limone
1
mela
1
pizzico di noce moscata
Esecuzione:
Lavare
bene le arance e i limoni, tagliare la scorza. Lavare al mela e tagliarla a
rondelle sottili. Mettere il vino in una pentola, con le stecche di cannella,
lo zucchero, i chiodi di garofano, la mela e le scorze tagliate in precedenza e
un pizzico di noce moscata.
Mescolate
il composto e poi portatelo ad ebollizione per 5 minuti, affinché lo zucchero
si sciolga. A questo punto si può decidere di versare la bevande nei bicchiere
e di servire ben caldo, altrimenti, per eliminare ancora un po’ di alcol, si
può avvicinare una fiamma alla superficie del vino: compariranno delle fiamme
blu che nel giro di pochissimo tempo scompaiono. Dopo di che si può spegnere il
fuoco. Poi si può servire.
L’anice
stellato
Appartiene
alla famiglia delle Illiciaceae e deve il suo nome alla forma di stella che
caratterizza gli occhielli dei suoi 8 piccoli frutti. Come l'anice comune,
l'anice stellato è molto utilizzato, soprattutto in Asia, per aromatizzare
riso, dolci, carni bianche e pesce.
L'anice
stellato è usato anche per produrre molti liquori: il più noto di questi è il
Pastis, di origine francese. Fu importato in Occidente solo alla fine del 1600,
passando attraverso la Russia. Una ricetta da: http://www.petitchef.it/
"Sale
aromatizzato all' anice stellato - pepe rosa - peperoncino"
Ingredienti
per 250g
250g
sale tipo maldon, fleur de sel, riserva Trapani (io ho usato sale grosso
riserva Trapani)
6
peperoncini secchi interi
2
cucchiaini di pepe rosa
5
bacche di anice stellato
Come
preparare il sale aromatizzato all’anice stellato
Per
la preparazione vi consiglio di usare dei guanti, io non l'ho fatto e mi sono
ritrovata con le mani leggermente in fiamme:).
Prima
iniziate col sterilizzare del vaso: lavate il barattolo(vaso da conserva a
chiusura ermetica), sciacquatelo e mettetelo nel forno preriscaldato a 140°C
fino a quando sarà completamente asciugato.
Mettete
il sale e i peperoncini nel frullatore e frullate giusto un momento. Mettete il
sale col peperoncino così ottenuto in una ciotola e aggiungete il pepe rosa e
l?anice stellato e mescolate bene per omogeneizzare (non frullate anche l?anice
assieme al sale, il suo profumo diventerà troppo forte coprendo completamente il
resto).
Trasferite
il sale aromatizzato così ottenuto nel vaso (completamente asciutto e
raffreddato), lasciando in superficie l'anice.
Conservazione:
il sale viene conservato in un luogo fresco e asciutto ed è da consumare entro un anno.
Il Peperoncino
Originario
dell'America centro-meridionale, conosciuto da quasi 10mila anni in Messico,
poi trasferito in Asia e Africa, in Europa il peperoncino arrivò solo con le
caravelle di Cristoforo Colombo: fu il medico di bordo a notare che gli
indigeni si cibavano di una spezia piccantissima che chiamavano 'agi' e che
venne ribattezzata ‘pepe delle Indie’.
Pianta
perenne coltivata generalmente come annuale, adatta ai paesi a clima caldo e
temperato, il peperoncino, Capsicum, appartiene alla famiglia delle Solanacee,
che si compone di piante medicinali, come lo stramonio e la belladonna, e
piante alimentari, come i pomodori, le melanzane e le patate: il peperoncino si
distingue per avere entrambe le caratteristiche.
Marmellata
di Peperoncino e Mele
Ingredienti
per
circa 15 barattolini da 250 ml
1
kg di peperoncini rossi piccanti
700
mele renette
700
zucchero
il
succo di 1/2 limone
dal Sito:http://www.ricercadiricette.it/
Preparazione:
Mondate
le mele eliminando buccia e torsolo, poi tagliatele a fette. Pulite i
peperoncini eliminando il picciolo e tutti semi all'interno.
Riducete
tutto in pezzettini piccolissimi, operazione che può essere fatta in maniera
molto veloce utilizzando un cutter da cucina. Mi raccomando a non esagerare
perchè nella marmellata i pezzettini di peperoncino devono essere ben visibili.
Mettete
mele e peperoncini assieme in una pentola e ricopriteli con lo zucchero,
lasciandoli a macerare così per una notte intera.
Cuocete
tutto a fiamma bassa, sino a che il composto non avrà raggiunto la consistenza
desiderata, poi aggiungete il succo del limone e continuate a mescolare per un
paio di minuti.
A
questo punto potete riempire i barattolini precedentemente sterilizzati con la
marmellata ancora calda, avendo cura di riempirli lasciando circa 1,5 cm dal
margine.
Chiudete
i barattolini con dei coperchi nuovi e capovolgeteli per creare il sottovuoto.
Teneteli così sino a che non saranno freddi, poi verificate il sottovuoto
premendo sul tappo: se è rigido e non fa "clic-clac" allora potete
procedere.
Mettete
a sterilizzare ulteriormente i vasetti immergendoli in una pentola fino a
coprire il tappo con 2,5 cm di acqua e portandoli a bollore per almeno 30
minuti
Infine
scolate i vasetti e fateli raffreddare, poi conservateli in un luogo fresco
lontano dalla luce.
Nessun commento:
Posta un commento